Per me gennaio 2020 è stata un’esperienza professionale e personale fortificante. Da circa 30 giorni, il mio personalissimo mito sono diventati le donne 👩💼o gli uomini👨💼 che lavorano in remoto da casa🏠, che sono mamme/papà e che soprattutto non hanno nessun aiuto a casa. Ma proprio nessuno: non valgono nonni, zii o parenti nell’arco di 30 km.
Altro che amministratori delegati o capi aziende. Sono questi i veri talenti da prendere come esempio. Io, durante tutto il mese, ho fatto l’imprenditore, il direttore generale, il selezionatore e il commerciale. Ma anche la cuoca👩🍳, la dog sitter🐕, la donna delle pulizie 🧹, l’insegnante di matematica e di inglese, la mamma a fine giornata . E ancora l’autista🚖 e il supporto morale in caso di bisogno. Ah dimenticavo, anche l’IT manager e l’innovation manager della mia società.
Ecco, questa è la vita che ho fatto in un mese di lavoro in remoto (o smart working)📱 e senza nessun aiuto in casa. Bisogna sfatare il mito che se si fa smart working si lavora meno, anzi! Lavorare in remoto da casa vuol dire, che tolto il cane🐕 che si presenta a ora di pranzo per pretendere di essere sfamato o magari il postino📬 che lascia pacchi e posta, significa essere da soli. Noi e il computer💻.
Nessuno con cui prendere il caffè ☕, nessuno che chiede spiegazioni su fantomatici progetti, nessuna riunione 👨🏫di quelle che durano ore e ore per risolvere problemi inutili, nessun capo che chiede previsioni di budget💰per i prossimi 1000 anni. Nulla di tutto ciò. Si deve solo lavorare, lavorare e lavorare senza nessuna, ma nessuna davvero, delle suddette distrazioni.
E’ vero, ogni tanto si fa qualche pausa😌. Ma al primo momento di distrazione, ti può assalire il desiderio irrefrenabile di attivare “Roomba” ⚡per togliere la polvere e tutto va liscio finché questo non si blocca da qualche parte e inizia una caccia al tesoro e tocca, una volta trovato, fare manutenzione ordinaria👨🔧 e, in qualche caso, anche straordinaria. E poi, a metà mattinata non vuoi mettere a scongelare la carne 🍖per evitare di mangiare l’ennesima pizza surgelata della settimana con il rischio che il figlio, giustamente, chiami il Telefono Azzurro ☎️📞? O ancora, perché non avviare la lavatrice, la lavastoviglie o la macchina del pane? Nessuna reale pausa caffè, dunque. Perché tanto sei da sola, con chi vuoi parlare dell’ultimo vestito comprato o del casino successo alla collega?! ‼
E in più il rischio di sentirsi in colpa per essere a casa, forse ancora con il pigiama 😫, mentre il resto del mondo è in mezzo al traffico🛑 è sempre dietro l’angolo.
Quindi per ricapitolare, chi lavora da casa svolge più lavori contemporaneamente. Diventa un planner eccezionale, con una capacità di lateral thinking notevole. E’ tecnologicamente all’avanguardia con doti al bisogno di meccanica avanzata e di elettronica ultima generazione. E’ capace, spesso, di guidare in condizioni estreme con timing ristretti e clientela complessa. Svolge analisi strategica delle problematiche e ricerca soluzioni a più basso costo e nel minor tempo possibile. E soprattutto non si distrae mai dall’obiettivo da portare a casa a qualunque costo!
Ma voi uno così non lo assumereste subito?❓❔ Io sicuramente, senza pensarci un attimo!